Treni sporchi, spesso vecchi e perennemente in ritardo. Somigliano di sovente ad una Via Crucis le giornate dei pendolari siciliani, riuniti in un Comitato, che ogni giorno si spostano su rotaie.

 

Pendolari che imputano l’attuale situazione alla mancanza di un contratto e di accordi precisi tra la Regione siciliana e Trenitalia.

 

Il contratto di servizio infatti è scaduto nel 2016.

“La Regione è quasi pronta”: lo sottolinea l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone che a BlogSicilia conferma:  “Oggi trasmettiamo la proposta di delibera alla Giunta”. Il nuovo contratto sarebbe dunque pronto.

 

 

Ma per arrivare a questo punto c’è voluto un bel po’ di tempo. Il contratto, come spiega Falcone, è frutto di uno studio – fortemente voluto dal governatore Musumeci – realizzato in collaborazione con le università, i pendolari e le associazioni dei consumatori.

L’assessore parla di “numerose ed importanti novità, che apparentemente sono delle condizioni più stringenti per Trenitalia ma che hanno l’obiettivo di tutelare i viaggiatori ed offrire loro un servizio migliore rispetto al passato”.

 

Insomma, il nuovo contratto farebbe riferimento a maggiori servizi, maggiori standard di efficienza e puntualità e maggiori sanzioni proprio per chi violerà tali standard.

Dopo l’approvazione della Giunta, alla Regione non resterà che sottoscrivere il contratto con Trenitalia e questo potrà avvenire, dice ancora l’assessore, entro i primi dieci giorni di aprile.